Teatro

Sotto un bosco di latte

di Dylan Thomas

“Per cominciare dal principio. In principio - Bereshit (בְּרֵאשִׁית) Dio creò... il Llareggub. Dal prefisso Ll (luogo santo) alla scrittura inversa bugger all (Nient’affatto!): “In principio” ... un bel niente! Tutta la creazione in un comico soffio di brezza marina gallese che passa attraverso i trifogli di un Eden campagnolo. Genesi e fiaba, Apocalisse e filastrocca, Purgatorio in cui la Voce del poeta è accompagnata dalla cecità di Capitan Gatto.
Con la sua voce da cherubino dissoluto, Dylan Thomas ha parlato di piccoli angeli spazzacamino, umili, né buoni né cattivi, gioiosamente peccatori anche dopo la morte, perché la morte non avrà più dominio sui compagni di viaggio, sui compagni di bevute, sulle mogli infedeli, sui mariti vessati e su quelli che tramano avvelenamenti, su scolaretti pestiferi, su innamorati lussuriosi o che si scambiano lettere romantiche; e non avrà dominio su Capitan Gatto e la sua Rosie Probert.

Intervento critico di Edoardo Callegari sull'audiodramma

E la morte non avrà piú dominio.
E la morte non avrà più dominio.
I morti nudi saranno una cosa
Con l’uomo nel vento e la luna d’occidente;
Quando le loro ossa saranno spolpate e le ossa pulite scomparse,
Ai gomiti e ai piedi avranno stelle;
Benchè ammattiscano saranno sani di mente,
Benchè spofondino in mare risaliranno a galla,
Benchè gli amanti si perdano l’amore sarà salvo;
E la morte non avrà più dominio.
E la morte non avrà più dominio.
Sotto i meandri del mare
Giacendo a lungo non moriranno nel vento;
Sui cavalletti contorcendosi mentre i tendini cedono,
Cinghiati ad una ruota, non si spezzeranno;
Si spaccherà la fede in quelle mani
E l’unicorno del peccato li passerà da parte a parte;
Scheggiati da ogni lato non si schianteranno;
E la morte non avrà più dominio.
E la morte non avrà più dominio.
Più non potranno i gabbiani gridare ai loro orecchi,
Le onde rompersi urlanti sulle rive del mare;
Dove un fiore spuntò non potrà un fiore
Mai più sfidare i colpi della pioggia;
Ma benchè matti e morti stecchiti,
Le teste di quei tali martelleranno dalle margherite;
Irromperanno al sole fino e che il sole precipiterà,
E la morte non avrà più dominio.

“Sotto il bosco di latte”, dramma per voci di Dylan Thomas, 1954.

Ascolta la riduzione del dramma per voci "il bosco di latte" su pcradiocult

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Coordinamento e regia di Pino L'Abbadessa Voci di Elena Bozzini, Edoardo Callegari, Conrad Leonelli, Patrizia Montin, Maria Elena Poggi, Francesca Salotti, Manuela Stingo

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