Letteratura

Liturgie di un magnifico

Liturgie di un magnifico [ ... ] Ricordi la prima volta in cui sei arrivato fino a qua; i sorrisi passi leggeri, perché accompagnato dalla femminilità di famiglia. Reimmerso, sai, nel suono e nel sapore dell’acqua, che l’allontanamento nelle distanze deriva dal contrasto tra la possibilità di perdere la somiglianza con l’eterno, unita all’impossibilità di cancellare l’immagine dell’eterno. Il vero spazio della distanza in cui ti immergono le scaturigini da cui oggi bevi, è il confronto tra immagine incancellabile e stato di dissomiglianza. “Clarifica me tu, Pater, claritate quam habui prius” (Gn XVII, 5) – chiarificami della chiarezza che avevo prima. L’acqua pura di sapienza è invisibile.

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Interviste a Edoardo Callegari e presentazione di Liturgie di un Magnifico

Poesie da "Liturgie di un Magnifico"
da “Verso gli olivi, a un così calmo altrove”

Sotto una città di stelle diurne

Sotto una città di stelle diurne
lavare l’anima con un intero
deserto, a nord, impoverito
della nudità senza immagini
di un clima di sale che svelle la luce.
Inconsumata. E la resa di Sapienza,
maturata di quanto diviene
ciò a cui la sua preghiera innata
somiglia, è olio che consacra le pareti,
che dirà al settentrione “Restituisci“,
e al mezzogiorno “Non trattenere”.

Under a city of daytime stars

Under a city of daytime stars
washing the soul with a whole
desert, north, made poor
from nudity without images
of a climate of salt that unskins the light.
Unconsumed . And the surrender of Wisdom,
matured till it becomes
what his innate prayer
looks like, It is oil that anoints the walls,
that will tell the north "Come back ",
and will tell the south "Do not hold back".

Laniakea

A mio padre

In Omero
le parole per descrivere l’uomo
sono le stesse usate per definire
la luce. E in questo c’è una luce
fermata dall’emulsione di tutto
lo spazio presente e che verrà.
Ed è nella contemplazione estiva,
senza i preparativi necessari
del clima, prima del contemplabile
autunnale più presto pacificato.
Penso al tuo autunno che cade all’unisono
ritraendosi alla luce
per contemplare se stesso
mentre un vacuum ha inizio
dove l’anima cristallina
suddivide la luce nelle idee
di miseria che occupano l’anima,
e un Giordano vivente entra per nutrire
la speranza dove tutto è invito,
qualsiasi fosse la direzione
del ritorno presa dai risanati;
dove un albero della vita cresce
grande quanto un Paradiso Incommensurabile,
tutto divenuto reale nel punto
in cui è mantenuta una promessa;
in un tempo dove l’origine
del tempo sta nelle configurazioni
della incompletezza di una descrizione.

E chiedere più di questo:
che l’aria in serbo per la mattina
non disincarni la sua stessa summa
di cristallo. I nostri giorni avranno
nascite come un addio fedele
è addio alla bianchezza dalla dominanza
del bianco, antecedenti l’una all’altra,
e una tale reticenza
éclaire d’insignifiance
sarà la sola presenza del nostro
mero essere donato
e una risposta, satura di donazione.

To my father

Homer’s
words about men
are the same used to define
light. And in this there is a light
stopped by the emulsion of all
present and future space.
And in this the summer contemplation is,
without the necessary climate preparations,
before the contemplative autumn is pacified.
I think of your autumn falling in unison
withdrawing to the light
to contemplate itself as a vacuum begins
where the crystalline soul
divides the light into ideas
of misery that occupy the soul,
and a living Jordan comes in to nourish
hope where everything is an invitation,
whatever the direction
of the return taken by the healed would be;
where a tree of life grows
as big as an immeasurable paradise,
everything becomes real to the point
where a promise is kept;
in a time where the origin
of time is in the configurations
of the incompleteness of a description.

And to ask for more than this:
that the air in store for the morning
shall not disincarnate its own crystal summa.
Our days will have
births as a faithful farewell
it's farewell to whiteness from white dominance,
prior one to the other,
and such reticence éclaire d’insignifiance
will be the only presence of our
mere being donated
and a response, saturated by gift.

Al giorno appartiene...

Al giorno appartiene
la prima sostanza dell’essere,
prolungata e rinfrescante come
l’attesa nel chiarore,
che alla fine appare come qualcosa
di purificato in un osanna
di ogni cosa che si stringe in sé.
Una illocuzione nella offerta
chiamata nudità tersa.
Volgiamo i volti verso la terra
appena originata e presentata
alla trasparenza improvvisa
della murmurazione stellare
di tutta la luce creata, perché
la vita messa a fuoco nell’amore
nasce prima di qualsiasi altrove.
C’è uno splendore screpolato
come una virtù indifesa
nell’inaccessibile del presque rien
tutt’attorno e nella nostra palpebra
esposta, e fa sì che tutto questo
non importi. Abitiamo attraverso
a pelle di Shofar del tuo sguardo addosso.

To the day belongs…

To the day belongs
the first substance of being,
prolonged and refreshing like
waiting in the light,
which eventually appears
as something purified in a hosanna
of everything that huddles in itself.
An illocution in the offer called clear nudity.
We turn our faces towards the earth
just been originated and presented
to the sudden transparency of stellar murmur
of all created light,
because life focused on love
was born well before any other place.
There is a cracked splendor
like a defenseless virtue
in the inaccessible area of the presque rien
all around and in our exposed eyelid,
and it makes all of this matter not.
We live through Shofar's skin
of your worn gaze

Sii cosparso di aromi

Sii cosparso di aromi
nella ospitalità dell’aria
appena rovesciata con spreco
nella sua luce, corpo, per l’intera
distensione dell’abbraccio nel ventre
della tua più pura misericordia.

E il mio corpo si è fatto incenso di verbo,
ma essi non l’hanno accolto.

Be anointed with fragrances

Be anointed with fragrances
in the hospitality of the freshly overturned air
with waste in its light, body,
for the entire extension of the embrace
in the womb of your purest mercy.

And my body became verb incense,
but they did not apprehend it.

La mia anima contro di me

La mia anima contro di me
colpisce la mia pelle,
la raggificante in te.
Illumina
i sensi con la tua lingua materna
Accende
Accende lumen sensibus
Corpo, aprimi alla Sua presenza
nell’istante del mondo.

My soul against myself

My soul against myself
hits my skin, beaming in you.
Enlighten the senses
with your mother tongue
Acende
Acende lumen sensibus
Body, open me to His presence
in the instant of the world.

da “Assisi Ascesi Romae”

Il cammino nella valle di un Lethe

Il cammino nella valle di un Lethe
è la presa di congedo
anche da quel cammino nel fulgore
d’aria, ma dell’aver camminato
non sarà il congedo dalla luce
nell’estremo del fulgore ad avere
l’ultima parola, ma la carità
come sola “parola dell’inizio”.

The path in the valley of a Lethe

The path in the valley of a Lethe
is the taking of leave too
from that journey in the splendor of the air,
but of having walked
it will not be the farewell from the light
in the extreme of the brightness to have
the last word, but charity
as the only "word of the beginning"

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